Lo sappiamo: il mondo degli eventi è fatto di comunicazione.
Gli eventi stessi sono un potente strumento di marketing che nel tempo (soprattutto recente) ha assistito a grandi cambiamenti, che si parli di assestamenti di mindset o vere e proprie rivoluzioni – proprio come quella che stiamo attraversando ora.
(Anche) di questo parleremo con Michele Franzese, direttore di Scai Comunicazione, che offre alla community di IEN la sua esperienza e la sua visione del settore, analizzando cambiamenti, evoluzioni, innovazioni da un punto di vista ravvicinato ed esclusivo.
Scopriamo dunque di più sugli eventi di ieri e di oggi, ma anche vicini e lontani e, naturalmente, sul valore della comunicazione in un settore fatto di persone, per le persone.
Michele Franzese, ideatore di contenuti, che si occupa di format digitali anche per eventi. Ti va di raccontarci chi sei e come sei arrivato dove sei ora?
Sono Michele Franzese, ho 47 anni e sono un imprenditore nel settore della Comunicazione. 20 anni fa ho fondato Scai Comunicazione, un’agenzia di comunicazione digitale.
Se dovessi ripercorrere la mia vita e definire in qualche modo il mio percorso, probabilmente sarebbe un labirinto di ostacoli, dove mi sono spesso perso e poi ritrovato.
All’università ho cambiato direzione più volte, saltando tra facoltà scientifiche e umanistiche. (Forse) non lo rifarei, ma questa scelta mi ha permesso di pensare in maniera non convenzionale e di utilizzare con equilibrio pensiero razionale e creativo.
Il mio lavoro nel settore della comunicazione mi ha permesso di essere sempre informato sulle ultime evoluzioni in campo tecnologico e digitale degli ultimi vent’anni. Ho avuto la possibilità di approcciarmi ai social network sin dalla loro nascita, e di avere a che fare con l’IOT e l’intelligenza artificiale quando erano ancora poco conosciuti.
Il mio percorso di studi in ingegneria informatica è stato fondamentale per le evoluzioni di cui parlo, poiché l’informatica ha avuto un ruolo decisivo in molti progressi tecnologici.
Però forse, ciò che mi ha permesso di arrivare fin qui, è stata la mia grande curiosità. Leggere e approfondire sempre di più gli aspetti della realtà, accompagnati sicuramente dall’avvento di internet, ha amplificato enormemente la mia sete di conoscenza.
Che cosa significa per te “comunicazione”?
La comunicazione è una parte essenziale della mia vita professionale e personale. Il vasto campo della comunicazione ha un ruolo fondamentale nella mia attività e potrei impiegare un’intera giornata per spiegare l’importanza che ha per me.
In particolare, la mia giornata lavorativa inizia con una serie di chiamate e appuntamenti, ma non vedo l’ora di andare in ufficio dove dedico gran parte del mio tempo a parlare con il mio team, facciamo brainstorming, sia individualmente che in gruppo. Per me, avere un piano di comunicazione efficace rappresenta un passaggio imprescindibile per farsi notare e distinguersi tra le migliaia di aziende concorrenti. Solo attraverso una comunicazione adeguata, si possono creare legami solidi con il pubblico ed emergere con una propria identità distintiva.
Un evento è uno strumento di marketing? In base alla tua esperienza, come sono cambiati gli obiettivi delle aziende nel corso del tempo, quando si parla di eventi?
Personalmente, ritengo che gli eventi siano uno strumento di marketing molto efficace, ma bisogna sempre considerare gli obiettivi che ogni azienda si pone. Per esempio, durante la pandemia il settore degli eventi ha subito una trasformazione e un cambiamento. È ovvio che in base alle esigenze di ogni azienda si decide che tipo di evento creare. Solitamente gli eventi tradizionali richiedono spese fisse come logistica, trasporti, vitto e alloggio, affitto dello stand, banner, gadget, opuscoli e brochure per attrarre sponsor che, di solito, sono molto costosi. Al contrario, gli eventi virtuali non richiedono queste spese fisse e i costi sono quindi, più contenuti. Inoltre, gli sponsor hanno bisogno di mobilitare meno risorse umane per raggiungere lo stesso livello di interazione ed esposizione di un evento tradizionale, il che significa che sponsorizzare un evento virtuale costa meno.
In conclusione, quello che gli organizzatori di eventi devono cercare di fare, secondo me, è soddisfare le esigenze del pubblico e rimanere al passo con un mondo in continua evoluzione, per garantire eventi coinvolgenti e unici, indipendentemente dalla modalità scelta (online, offline, ibrido).
Sostenibilità e inclusione sono due importanti parole chiave del nostro tempo. Quanto e come possono fare, gli eventi, per sostenere e valorizzare queste cause?
Attualmente, si sta verificando una vera e propria rivoluzione nel settore degli eventi.
Per ridurre l’impatto ambientale, gli organizzatori stanno incentivando l’utilizzo del trasporto pubblico, la conversione degli eventi in versione digitale o la scelta di eventi localizzati.
Inoltre, dal 17 dicembre 2022 sono entrati in vigore i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi. Questi criteri riguardano diversi aspetti ambientali, etici e sociali che sono legati all’intero ciclo di vita dell’evento, dalla scelta degli arredi e allestimenti, al trasporto dei materiali, alla mobilità sostenibile, alla riduzione dei consumi energetici, al servizio di catering e alla scelta dei gadget.
Personalmente, ritengo che gli eventi rappresentino una incredibile opportunità educativa e culturale per favorire il cambiamento. L’adozione dei CAM può contribuire a sensibilizzare tutti, sui temi della sostenibilità ambientale e sociale, ma anche sull’inclusività e accessibilità.
Scai Comunicazione, l’azienda di cui sei direttore, ha una vasta esperienza sia in Italia che all’estero. Esistono culture degli eventi differenti? Ti vuoi sbilanciare portandoci qualche esempio?
Sì, ho notato che esistono culture degli eventi differenti in tutto il mondo. Ho avuto l’opportunità di partecipare al Web Summit in Portogallo, che è una delle conferenze di tecnologia più grandi e influenti al mondo. Il convegno ospita migliaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra cui imprenditori, investitori e giornalisti. Durante l’evento, ho potuto partecipare a numerose conferenze, workshop, dimostrazioni di prodotti e molto altro. È interessante notare che tutte queste attività si siano svolte in lingua inglese, che ormai è la lingua universale degli eventi internazionali. Invece, in Italia, ho notato che gli eventi sono generalmente organizzati in italiano. Questo potrebbe rappresentare uno scoglio per chi non parla bene la lingua e può limitare la partecipazione solo ad alcuni spettatori.
Qual è l’importanza che viene data alle persone in Scai Comunicazione? Come valorizzate ogni singolo individuo?
In Scai Comunicazione ogni membro del team prende coscienza delle proprie potenzialità e le mette a disposizione dell’intero sistema organizzativo. Non ci sono elementi di controllo delle attività, ma piuttosto un sistema dinamico che si adatta alle esigenze del contesto.
Mi piace definirla “cultura del pari” in cui la condivisione della cultura e dell’autorità permette a ogni singolo individuo facente parte del team, di autorganizzarsi e di dare il massimo delle proprie capacità per il bene dell’azienda. Sono convinto che impartire ordini dall’alto non sia un metodo efficace, e che solo attraverso una forma di governance con open leadership si possano davvero valorizzare i talenti di ciascuno.
Intelligenza Artificiale, nuove tecnologie, un mondo in costante divenire: cosa vede Michele nella sfera di cristallo riguardo i trend del futuro nel mondo degli eventi?
Oggi i professionisti del marketing si avvalgono di strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale, per migliorare l’efficacia delle loro strategie. Tuttavia, questo trend non si è fermato solo al marketing, ma si è esteso e continuerà a farlo, anche nel mondo degli eventi.
Si sa che i consumatori si aspettano sempre più esperienze personalizzate e attrattive come per esempio: conoscere prodotti o servizi di un brand attraverso dimostrazioni, creare coinvolgimento tra i partecipanti o ancora mappe interattive dei luoghi dell’evento.
In questo senso, la pandemia ha accelerato il processo di innovazione nel mondo degli eventi, costringendo gli organizzatori a cercare nuove soluzioni per connettersi e coinvolgere il pubblico. Grazie all’introduzione di eventi ibridi e all’utilizzo di nuove forme e linguaggi, è stato possibile superare i limiti fisici e normativi imposti dal Covid.
Credo fortemente nell’importanza di combinare gli eventi in presenza con i vantaggi offerti dal digitale. È innegabile che il contatto diretto tra le persone non perderà mai il suo valore, tuttavia, solo attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate è possibile ampliare la portata degli eventi e coinvolgere un pubblico sempre più vasto e diversificato.
Un grazie di cuore a Michele per aver condiviso con la community dell’Italian Events Network la sua storia, la sua esperienza e il suo punto di vista… nonché anticipando alcune delle tematiche dello IEN2023!
I lavori sono in corso per un evento che toccherà il mondo degli eventi a 360°, saranno tanti i topic da affrontare e speakers d’eccezione.
Stay tuned, aggiornamenti in arrivo!